Ernest Leketi: Crescenti opportunità di guarigione e pace in Sudafrica

Gen 18, 2024

Marcia Newman, redattrice di PremRawat.com, intervista Ernest Leketi, un attivista sociale appassionato di pace che opera nel quartiere di Soweto a Johannesburg, in Sudafrica. L’intervista è stata condotta su Zoom il 9 ottobre 2023. La conversazione prende le mosse dall’infanzia di Ernest, quando egli si rese conto dell’iniquità dell’apartheid, all’adolescenza, quando iniziò a combattere per la giustizia, per trovare poi il suo equilibrio interiore grazie al  Programma di Educazione alla Pace e alla sua particolare relazione con Prem Rawat.

PremRawat.com: Ciao Ernest! Che piacere rivederti! Ti ringrazio per la tua disponibilità a parlare con me, nonostante le nove ore di differenza di fuso orario che ci sono tra Los Angeles e Soweto. Come stai?

Ernest Leketi: Ti ringrazio molto di avermi dato questa occasione di parlare. Sto benissimo! 

PremRawat.com: È stato di grande ispirazione vedere e approfondire quello che sta succedendo in Sudafrica: il tuo impegno con il Programma di Educazione alla Pace sta chiaramente cambiando le cose in questi tempi così travagliati.

Ernest Leketi: Ci stiamo arrivando! Mentre stiamo parlando, un buon numero di Programmi di Educazione alla Pace sono in corso qui: li concluderemo entro la fine di quest’anno, per iniziarne dei nuovi nel 2024. Al momento, stiamo tenendo corsi in scuole superiori e centri di detenzione; stiamo inoltre formando il personale e i volontari per facilitare i corsi. I Programmi di Educazione alla Pace si svolgono in quattro zone della Provincia di Gauteng: Johannesburg, Ekurhuleni, Emfuleni e West Rand.

Stiamo inoltre diffondendo i Programmi di Educazione alla Pace in altre parti del Sudafrica, tra cui Cape Flats. Come saprai, ci sono molte gang e attività criminali a cape Flats, ma è proprio da lì che i corsi sono iniziati. Mi sento così onorato di poter assistere al cambiamento di vita di tante persone a Cape Flats: in quella zona i corsi si tengono grazie all’impegno di attivisti sociali, ex detenuti, tossicodipendenti in via di recupero e organizzazioni non governative.

Peace Education Program Team in Sebokeng

Ernest con il Team di Educazione alla Pace a Sebokeng

PremRawat.com: Come hai iniziato?

Ernest Leketi: Sono nove anni che lavoro con i Programmi di Educazione alla Pace. Ne sono venuto a conoscenza nel 2014, quando fui invitato al Centro di Detenzione di Johannesburg: è lì che conobbi due dei primi volontari, Gail De Jager e Anne Wolfson.

Anzitutto, inquadriamo un po’ la situazione: come lavoro, io svolgo servizi di Formazione e Sviluppo in veste di moderatore, valutatore e facilitatore. Precedentemente, avevo avuto l’opportunità di lavorare per il Comune di Johannesburg con il Dipartimento di Sviluppo Sociale per nove anni. È stata un’esperienza molto formativa e ho imparato molto in quell’ambiente. Ad essere onesti, quando incontrai i primi due volontari (Anne e Gail) al centro di detenzione, ero proprio alla ricerca di un programma che potesse aiutarmi a raggiungere i miei nuovi obiettivi.

Sono rimasto subito colpito dall’introduzione al Programma di Educazione alla Pace e, nel prosieguo, il corso mi ha veramente aiutato a risolvere certi conflitti interiori che ancora mi portavo dietro: ero molto arrabbiato, ma cercavo di nasconderlo. Il corso mi ha aiutato a diventare consapevole di questi sentimenti e a risolvere in gran parte questo conflitto interiore; pensai che, come aveva aiutato me, avrebbe potuto aiutare anche altri.

Quindi iniziammo un corso pilota presso il Centro di Consulenza Giovani a Soweto, con all’incirca 50 giovani partecipanti. I genitori iniziarono a cogliere miglioramenti nel comportamento dei loro figli e cominciarono a informarsi su quanto stava accadendo: così decidemmo di estendere il corso ai genitori, e non abbiamo mai smesso.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest e il Team di Educazione alla Pace incontrano Prem a Soweto

PremRawat.com: Splendido! Ti andrebbe di raccontarci qualcosa della tua esperienza di crescita in Sudafrica e dei conflitti che ti sei trovato ad affrontare?

Ernest Leketi: Attualmente ho 48 anni. Nel 1975 sono nato e sono cresciuto nel distretto Diepkloof Soweto, nella provincia Gauteng in Sudafrica. Quando andavo a scuola, l’apartheid era al suo culmine. Anche se era molto rischioso, nel 1988 cominciai a impegnarmi in attività finalizzate all’abolizione dell’apartheid: avevo 14 anni allora. C’era così tanta ingiustizia sociale e così tanta violenza: ogni settimana seppellivamo dei coetanei e compagni di classe, uccisi dalle forze di polizia o dalle bande armate. Per me era durissimo: magari parlavo con una persona il venerdì e il lunedì venivo a sapere che non c’era più.

Il regime dell’apartheid ha lasciato molte cicatrici. Comunque, dopo il 1994 ho iniziato a partecipare ad attività volte alla riconciliazione e allo sviluppo: volevo contribuire a unire la popolazione del Sudafrica, perché il paese era profondamente diviso, c’era tanto odio. Ho continuato a lavorare come attivista per lo sviluppo sociale: ero stato assunto dal nuovo governo sudafricano al Dipartimento dello Sviluppo Sociale come Specialista per lo Sviluppo Giovanile. In questa posizione, uno degli impegni per me più caratterizzanti era recarmi nelle comunità a implementare programmi che portassero a ridurre i comportamenti violenti nei giovani; un altro era riuscire a reintegrare ex-detenuti nelle comunità. 

PremRawat.com: Mi rendo conto che è arrivato nella tua vita al momento giusto. Ci sono ancora così tante tracce lasciate dalla violenza e dai traumi dovuti alla colonizzazione. Non dev’essere stato facile per te affrontare i sentimenti di rabbia e vendetta.

Ernest Leketi: Non è stato facile. In effetti, mi ricordo quando il presidente Nelson Mandela uscì di prigione e ci convocò allo stadio di calcio. Alcuni di noi indossavano la divisa scolastica. Madiba (il Padre della nostra Nazione) proclamò: “Ora è tempo di fare pace.” Poi si rivolse a un gruppo di noi, giovani adolescenti in uniforme, e proseguì dicendo: “Vedo che qui ci sono alcuni studenti: cosa ci fate qui? Dovreste essere a scuola: ora che sono uscito di prigione, dovreste tornare a scuola.”

Mi arrabbiai così tanto nel sentire queste parole! Mi aspettavo che Madiba [il presidente Mandela] ci avrebbe dato delle armi. Il mio sentire giovanile era: “Andiamo a combattere!” Questo era ciò che ci aspettavamo e volevamo: dopo tutte quelle ingiustizie, non potevo capire come il presidente Mandela potesse dire di volere pace e riconciliazione. Allora non lo potevo capire e non mi riuscì finché non venni in contatto con il Programma di Educazione alla Pace e imparai la differenza tra la pace interiore e la pace sociale esteriore. Solo allora potei cominciare a capire e a scoprire la mia propria riconciliazione interiore.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest e il Team di Educazione alla Pace incontrano Prem a Soweto

Guardando i video, mi sembrava che il presentatore, il sig. Prem Rawat, si rivolgesse direttamente a me. Da quando ho visto il modulo Apprezzare, non ho mai apprezzato tanto la vita come ora. Anche il modulo La forza interiore mi ha molto toccato, perché io avevo perso la speranza, come molti altri nella mia comunità. Dovevo perdonare me stesso e perdonare altri, tra cui coloro che ci avevano fatto del male con le loro posizioni politiche.

All’inizio non fu facile per me trovare pace, ma alla fine capii che gli strumenti del Programma di Educazione alla Pace mi aiutavano nel mio percorso di guarigione; e se il programma stava aiutando me, sicuramente poteva aiutare altri membri delle comunità sudafricane. Per andare avanti, dovevo intraprendere un altro viaggio: dovevo mettere in pratica ciò che avevo imparato. Quindi iniziai a tenere corsi tutti i venerdì.

Fortunatamente, sono riuscito ad applicare varie soluzioni offerte dal Programma di Educazione alla Pace nella mia vita personale, con la famiglia, sul lavoro e nella comunità. Allora funzionò e mi è tuttora di aiuto.

PremRawat.com: Magnifico. A proposito di famiglia, vorresti parlarci un po’ della tua famiglia di origine e di quella che ti sei costruito?

Ernest Leketi: Mio padre è mancato nel 2007, mia madre invece è ancora viva; ho due fratelli più grandi. Ho una moglie e quattro figli [sorride]. Mi piace interessarmi alla famiglia e sono molto coinvolto nella vita dei miei figli. Tengo anche rapporti stretti con mia madre e i miei fratelli.

Durante l’apartheid, mia madre era una dei leader della comunità, era membro di un comitato di quartiere. La vedevo entrare e uscire da riunioni di comitati. Mia madre influenzò i cambiamenti politici, ma ho visto anche errori compiuti all’interno delle comunità. Penso che anch’io, come mia madre, posso essere un agente del cambiamento e smettere di dare la colpa agli altri.

Non credevo che mia madre sapesse del mio coinvolgimento giovanile nel movimento anti-apartheid, perché allora facevo le cose di nascosto. Invece, dopo la svolta democratica del 1994, io e mia madre parlammo e, con mia grande sorpresa, lei mi rivelò parecchie cose, tra cui che lei era pienamente al corrente delle mie attività anti-apartheid. E io che ero così convinto di aver mantenuto la segretezza! E invece lei sapeva tutto. [ridono insieme]

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest con sua madre

In effetti, la cosa che apprezzo di più dei miei genitori è l’appoggio che mi hanno dato. Mi hanno dato così tanto amore. Economicamente eravamo una famiglia povera, ma i miei genitori facevano ugualmente regolari donazioni in chiesa. Mi hanno insegnato tanto, particolarmente sul rispetto. Mi dicevano sempre: “Non siamo solo i tuoi genitori: quando vai fuori e incontri altre persone anziane, ricorda che anche loro sono tuoi genitori.”

PremRawat.com: Caspita. Sei stato fortunato ad avere dei genitori che hanno saputo insegnarti ad avere un tale rispetto per gli altri, particolarmente per le persone anziane.

Ernest Leketi: Nel 2018, quando andai per la prima volta in Australia [per gli eventi “Amaroo” di Prem Rawat], mia madre disse: “Quanto mi piacerebbe che tuo padre fosse ancora vivo e potesse vederti così impegnato.” Le sue parole mi commossero. Onestamente, mi sentii anche un po’ triste, perché ero molto affezionato a mio padre. Mia madre, all’età di 75 anni, continua ad essere un pilastro di forza e sostegno per gli altri. Anche lei ha partecipato a vari eventi dal vivo con Prem Rawat in Sudafrica.

PremRawat.com: Grazie, Ernest, di aver condiviso con noi questi ricordi così personali. Mi dispiace molto per la perdita di tuo padre. Sei stato fortunato a ricevere tanto amore e appoggio da parte dei tuoi genitori; è chiaro che stai portando avanti la loro eredità. 

Prem ha ripetuto varie volte quanto gli siano piaciute le sue visite in Sudafrica. Ha manifestato anche caloroso affetto e apprezzamento nei tuoi confronti. Che effetto ti ha fatto conoscere personalmente Prem? Puoi raccontarci un po’ le tue esperienze con gli eventi dal vivo in Sudafrica?

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest con Prem Rawat all’Evento di Potenziamento a Cape Town

Ernest Leketi: È come un bel sogno che non ha fine. [sorride] A volte mi viene da darmi un pizzicotto e chiedermi: “Ma sta succedendo veramente?” Sono solo un ragazzo qualunque di Soweto e sto andando a incontrare Prem, un personaggio di spicco che tiene eventi enormi ed è conosciuto e rispettato a livello internazionale. Sono così onorato della sua conoscenza.

L’ho incontrato per la prima volta nel 2014, insieme al team sudafricano. Sono rimasto così colpito dalla disponibilità di Prem: a un certo punto, gli abbiamo perfino chiesto se poteva venire in Sudafrica due volte all’anno e lui ha accettato. Nel 2018, mi sono sentito pronto a chiedere e ricevere il suo dono della Conoscenza.

Anche altre persone mi hanno chiesto: “Come ti senti a parlare con Prem?” Io rispondo che accanto a lui mi sento libero. Lo considero un amico, ma anche un padre, un mentore, una guida e un maestro, perché sto ancora imparando dal sig. Prem Rawat.

A volte mi domando: “Cosa ho fatto per meritare tutto questo?” Mi ricordo l’evento alla chiesa Regina Mundi a Soweto; quel giorno era il mio compleanno. Alcuni volontari avevano portato una torta e Prem disse: “Vogliamo festeggiare il tuo compleanno con te.” Era così rilassato, scherzava con tutti.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest presenta Prem Rawat a Soweto

Onestamente, non faccio quello che faccio per impressionarlo, mi viene dal cuore. Questo messaggio di pace è importante soprattutto per coloro che hanno perso la speranza.

La cosa che apprezzo di più in Prem è che è aperto a nuove idee e che sa ascoltare. Gli ho confessato le mie frustrazioni e gli ho descritto alcune idee sui luoghi dove si potrebbe introdurre il Programma di Educazione alla Pace. Lui ha risposto: “Fai quello che funziona per te e per il team.”

PremRawat.com: Be’, sembra che funzioni! All’ultimo evento a Johannesburg (maggio 2023) hanno partecipato 5.000 persone. Alla fine del tour sudafricano, Prem aveva parlato a 55.000 persone, dal vivo o in diretta televisiva.

Puoi dirci quali difficoltà state incontrando al momento nella diffusione del messaggio di pace di Prem? Cosa potrebbe essere di aiuto per te e per il team sudafricano?

Ernest Leketi: In generale, la difficoltà maggiore è mantenere unito il team: siamo tutti singoli individui, con mentalità differenti. Se si profilano grossi conflitti all’interno del team, allora intervengo io: dobbiamo mantenere unito il team.

Il secondo problema è la carenza di risorse. In Sudafrica ci sono vincoli finanziari che ci impediscono di raggiungere un maggior numero di donatori. C’è così tanto bisogno, ora che un numero sempre maggiore di Sudafricani è interessato all’educazione alla pace. La nostra organizzazione locale, African Choice Foundation, riceve aiuti dalla Fondazione Prem Rawat (TPRF).

La terza difficoltà è quella di estendere il programma a tutte le nove province del Sudafrica. Abbiamo bisogno di più volontari che ci aiutino a proporlo in altre comunità e in altri centri di detenzione.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest incontra Jake Frankel (Addetto alle Comunicazioni della TPRF) a Soweto

PremRawat.com: Grazie di averci spiegato queste difficoltà in modo così trasparente. Forse, dopo aver letto la tua intervista, altre persone si sentiranno stimolate a dare una mano. Nel caso, metterò informazioni più dettagliate in coda a questo articolo.

Hai qualche ricordo particolare delle tue conversazioni con Prem Rawat?

Ernest Leketi: Ci sono momenti che porto scolpiti nel cuore. In particolare, quelle volte in cui ci incontravamo con un piccolo gruppo, magari sei persone in una stanza in intimità con lui: io gli presentavo delle problematiche e la sua risposta mi dava la forza di continuare a impegnarmi. Ricordo quando eravamo in Zimbabwe e Prem, con quel suo tono di voce gentile, mi disse: “Stai andando molto bene.”

Più recentemente, abbiamo organizzato un evento di potenziamento di due giorni e io ero co-facilitatore insieme a Prem. Caspita, non lo dimenticherò mai! Alla fine della sessione mi ha dato un feedback e mi ha detto: “Ernest, ci sei. Mantieniti concentrato. Mi piace il tuo modo di facilitare. Fino ad ora, ragazzi, state facendo bene.” Questi sono alcuni dei ricordi che custodirò per sempre. Le parole e l’incoraggiamento di Prem mi spingono a voler fare sempre di più.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Ernest facilita una sessione di Potenziamento a Cape Town

PremRawat.com: Sì, certamente. Io volevo anche parlare del nuovo sito web di Prem, GrowWithKnowledge.com: due membri del vostro team sudafricano, Tumi Mahasha and Noma Dyasi, compaiono in due video clip molto commoventi. (Vedasi la rubrica “Video Storie” in Inspiring stories).

Dopo il successo del Programma di Educazione alla Pace in Sudafrica, come sta andando col PEAK (Educazione alla Pace e Conoscenza)?

Per chi ci legge per la prima volta, il PEAK è un corso video autogestito, che Prem Rawat offre per contribuire alla comprensione di cosa significhi scoperta di sé stessi e pace personale. A conclusione del corso è possibile iscriversi a un laboratorio, chiamato “Sessione di Conoscenza”, in cui si imparano le tecniche della Conoscenza del Sé insegnate da Prem Rawat. Praticare quotidianamente queste tecniche aiuta a comprendere meglio il proprio vero sé e dà accesso a un’esperienza di pienezza e appagamento in continua evoluzione. La partecipazione al PEAK e l’apprendimento delle tecniche sono del tutto gratuiti.

Ernest Leketi: Nel 2020, Prem mi invitò a Barcellona, in Spagna. Durante la riunione mi chiese di assisterlo nella supervisione della Comunità di Sviluppo Sudafricana (SADC) in veste di direttore regionale. In quell’occasione gli chiesi anche se si potessero organizzare dei corsi PEAK di gruppo, come si fa con i corsi del Programma di Educazione alla Pace. Gli spiegai che per molti Sudafricani è difficile guardare i materiali del PEAK online, perché pochi hanno accesso a un personal computer. Al momento della partenza da Barcellona, mi fu consegnata una chiavetta USB contenente i materiali del PEAK: Prem mi aveva affidato l’incarico.

Riuscii a facilitare alcune Sessioni di Conoscenza prima dell’esplosione della pandemia. Tornammo a svolgere sessioni di gruppo del PEAK nel 2021 e abbiamo continuato fino ad ora. Teniamo corsi PEAK in varie sedi: Centri Sociali, Centri Giovanili, Strutture per Senzatetto e Centri di Riabilitazione.

Onestamente, non mi aspettavo la calorosa accoglienza che c’è stata. Nella mia limitata prospettiva, pensavo: “Be’, sarà tanto se il 5% delle persone che frequentano il PEAK in gruppo chiederanno la Conoscenza.” Sono stato smentito: più del 95%, quasi il 99%, alla fine chiede la Conoscenza.

Qualche settimana fa, abbiamo avuto Sessioni di Conoscenza una dopo l’altra, con 50 persone ciascuna. Ci vogliono maggiori risorse per star dietro alla richiesta. Vi immaginate, se ci fossero maggiori risorse per poter raggiungere più persone, cosa potrebbe succedere in Sudafrica?

Noi lavoriamo con il team internazionale delle Sessioni di Conoscenza. Per esempio, ci siamo chiesti quale sarebbe, con un gruppo di 30 persone interessate al PEAK, il costo dell’intero percorso dalla presentazione del PEAK alla partecipazione a una Sessione di Conoscenza. Ci siamo impegnati a calcolare i costi e abbiamo presentato un budget, nella speranza di ottenere maggiori fondi.

PremRawat.com: Un’ultima domanda. Hai parlato dell’importanza dell’unità del team. Quanti volontari attualmente collaborano alla facilitazione del Programma di Educazione alla Pace e del PEAK (Educazione alla Pace e alla Conoscenza) e agli aventi dal vivo con Prem?

Ernest Leketi: Posso affermare con certezza che ci sono 18-25 facilitatori in Sudafrica che collaborano a queste attività. C’è un core team di circa 12 persone che collaborano costantemente a formare nuovi volontari.

PremRawat.com: È davvero notevole quello che state facendo! Come ha detto Prem in Australia ad Amaroo: “Trasformare la vita delle persone non è una cosa da poco!” Nemmeno mantenere la propria candela accesa in questi giorni così ventosi non è cosa da poco. Ma tu sei qui, che brilli e splendi, pronto a contribuire ad accendere molte altre candele. Ernest, il tuo sincero entusiasmo e il tuo impegno sono altamente apprezzati. Grazie per il tempo che ci hai dedicato e per le confidenze di cui ci hai messo a parte. 

Se sei interessato a sostenere il Programma di Educazione alla Pace e il PEAK (Educazione alla Pace e alla Conoscenza) in Sudafrica, puoi contribuire tramite TPRF.org.

La foto di testa di Ernest Leketi è stata scattata durante una Sessione di Responsabilizzazione a Cape Town.

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