Intervista a Charan Anand – Uno di noi

Giu 26, 2023

La redattrice di PremRawat.com, Marcia Newman, parla con Charan Anand, da sempre sostenitore della pace interiore insegnata da Prem Rawat e dal padre e insegnante di Prem, Shri Maharaji. Da oltre settant’anni Charan Anand, ora novantaduenne, incontra in tutto il mondo migliaia di persone interessate ad approfondire l’esperienza della Conoscenza del Sé che Prem Rawat offre gratuitamente. L’intervista che segue è una rara occasione per i lettori di scoprire le umili origini di Charan Anand, le sue straordinarie esperienze e la sua grande considerazione del valore della pratica della Conoscenza del Sé.

PremRawat.com: Grazie di essere con noi oggi, Charan Anand. Complimenti per i tuoi 92 anni festeggiati da poco!

Charan Anand: Vi ringrazio molto per avermi offerto l’opportunità di esprimere i miei sentimenti. Anche se il mio corpo ha 92 anni, dentro mi sento senza età.

PremRawat.com: Cominciamo da oggi. Come ti trovi ad Aventura, in Florida, e cosa fai di bello di questi tempi?

Charan Anand: Sono molto felice (ride) e mi diverto tanto. Mi godo la pratica della Conoscenza e ascolto il messaggio di Prem. Mi piace stare all’aperto e fare un poco di ginnastica tutti i giorni. Quando posso, mi piace ancora giocare a golf.

PremRawat.com: È bello sapere che stai bene. Veniamo al sodo: oggi come spiegheresti la Conoscenza del Sé a una persona interessata?

Charan Anand: È molto semplice. Prem Rawat insegna una pratica quotidiana chiamata Conoscenza o Conoscenza del Sé. È un metodo naturale per rivolgere dentro sé stessi la propria attenzione e sentire la pace che già vi si trova. Per me è un’esperienza semplice e piacevole.

PremRawat.com: Come descriveresti il tuo rapporto con Prem Rawat?

Charan Anand: Gli voglio bene e lo rispetto come maestro, e lo porto nel cuore come l’amico più caro che ho.

PremRawat.com: Tu sei comparso nella serie di Nic Askew Soul Biographies. In quel bellissimo video hai accennato di essere cresciuto in un piccolo villaggio indiano in una famiglia molto unita. Raccontaci di te da giovane.

Charan Anand: Sono nato nel villaggio di Sudar Pura, vicino a Kotpuli nel Rajastan, in India. Era circondato da bellissime campagne site fra due alte colline. Mio padre era un uomo molto affettuoso, buono e generoso. Quando avevo otto anni ci fu una terribile siccità nella nostra regione e i contadini del villaggio presero del denaro a prestito per restare a galla. Mio padre, che aveva una falegnameria, diede in garanzia il valore della sua azienda per sostenere quei prestiti. Dato che la siccità continuava e i creditori facevano pressione, mio padre decise di andare a lavorare in altri villaggi con i suoi operai, per guadagnare di più e pagare i prestiti. Io venni ritirato dalla scuola per aiutare a preparare i pasti per chi partiva e anche per aiutare in falegnameria. Per questo motivo ho frequentato solo due anni di scuola. Comunque imparai a cucinare veramente bene, un’abilità che mi è stata molto utile in tutti questi anni. Crescendo, volli sviluppare le mie capacità nell’arte della falegnameria. Così contattai un parente di Delhi che era molto esperto in quel settore, e lui mi invitò ad andare a stare da lui a Delhi. Avevo circa 17 anni.

PremRawat.com: Fu allora che sentisti parlare per la prima volta del messaggio di pace interiore insegnato da Shri Maharaji, il padre di Prem Rawat?

Charan Anand: Sì, andai a stare a Delhi dal mio parente Prahlad, che aveva la Conoscenza. Un giorno egli mi invitò ad andare ad ascoltare una persona che si chiamava Om Prakash Ji, che parlava a nome del suo maestro Shri Maharaji. Om Prakash era uno studente molto vicino a Shri Maharaji e gli era stato chiesto di diffondere il messaggio del suo maestro. Egli parlava con grande sincerità e i suoi discorsi mi furono di grande ispirazione. Egli sottolineava che bisogna conoscere un modo pratico per mettersi in contatto con la pace che si trova dentro di noi. Questo accadeva nel 1948. Om Prakash aveva il permesso di Shri Maharaji di mostrare le tecniche della Conoscenza del Sé. Ma quando glielo chiesi, lui disse: “No, è meglio che aspetti ancora. Se è la Conoscenza che vuoi davvero, la avrai.”

Mi incoraggiò ad ascoltare ancora e a incontrare Shri Maharaji in persona. Om Prakash Ji disse: “Ti ho parlato della mia esperienza con Shri Maharaji e il suo dono della Conoscenza. Ma ora voglio che tu lo incontri ed entri in rapporto diretto con lui.”

PremRawat.com: Quando hai incontrato Shri Maharaji? Cosa ti ricordi di lui in quell’occasione?

Charan Anand: Un giorno finalmente vidi una foto di Shri Maharaji. Quella notte il desiderio di vederlo divenne molto intenso, infatti sognai che Shri Maharaji veniva a Delhi su un bellissimo carro mentre il cielo splendeva di luce. Il mattino seguente qualcuno mi informò che Shri Maharaji era arrivato a Delhi e io ne fui felicissimo. Fui invitato ad andare ad ascoltarlo. Quando lo vidi per la prima volta fui impressionato dal suo aspetto radioso, bellissimo e regale. Il mio sogno si era avverato.

Il suo messaggio di pace era semplice, diretto e profondamente toccante. All’evento, a quelli che si fecero avanti e gli chiesero sinceramente la Conoscenza, lui disse: “Va bene.” Quella volta non ebbi il coraggio di alzarmi di fronte ad altre persone per esprimere il mio desiderio. Pensai che forse Om Prakash Ji l’avrebbe chiesta per me o almeno mi avrebbe presentato a Shri Maharaji (ride).

PremRawat.com: Chiaramente, alla fine sei riuscito a trovare il coraggio di chiedere a Shri Maharaji di ricevere le tecniche della Conoscenza del Sé.

Charan Anand: L’evento di Shri Maharaji continuò per tre giorni. Di notte non riuscivo a dormire a causa di una sensazione molto forte, come un desiderio profondo. Nei sogni, chiedevo di ricevere il dono della Conoscenza. Il mattino dopo che l’evento di Shri Maharaji si era concluso, me ne stavo tornando al lavoro quando incontrai Prahlad che mi disse che Om Prakash Ji voleva portarmi in visita da Shri Maharaji alla residenza di Delhi. Quando arrivammo, Shri Maharaji chiese a Om Prakash chi io fossi. Om Prakash informò Shri Maharaji che avevo ascoltato e che ero un aspirante (una persona che aspira a ricevere la Conoscenza). Shri Maharaji mi guardò e chiese: “Quanti anni hai?” Risposi: “18 anni.”

Shri Maharaji chiese: “Perché ti serve la Conoscenza in questo momento della tua vita? Sei giovane, vai a divertirti.”

Dal profondo di me, mi sentii rispondere a Shri Maharaji: “Sì, la mia vita va benissimo, ma senza la Conoscenza sento che sarebbe vuota. Sento che nella vita c’è di più. Perciò chiedo umilmente di poter ricevere la tua Conoscenza.”

Mi sentivo così a mio agio in sua presenza che risposi alla sua domanda in tutta sincerità.

Shri Maharaji allora si chinò benevolmente verso di me e disse: “Va bene.” Poi chiese a Om Prakash Ji di mostrarmi le tecniche e quel giorno ricevetti la benedizione di questo bellissimo dono della Conoscenza.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

Charan Anand – Europa 1974

PremRawat.com: Ho sentito dire che oltre 50 persone nel tuo villaggio natio, molte delle quali tue parenti, hanno finito per ricevere la Conoscenza. È vero?

Charan Anand: Sì. Mio fratello maggiore iniziò a interessarsi e anche lui ricevette la Conoscenza. Disse a tutti: “È un dono bellissimo, chiedetela anche voi.” Io avevo anche un gran desiderio di invitare Shri Maharaji nel mio villaggio. Ci venne due volte. Una volta fu durante la stagione delle piogge e il suo autobus restò bloccato nel fango. Shri Maharaji scese dal bus e iniziò a camminare a piedi nudi verso il villaggio. Uno degli organizzatori si arrabbiò e cominciò a criticarmi per aver organizzato un evento in un posto così difficile da raggiungere. Ricordo come rispose Shri Maharaji: si voltò verso quello che criticava e disse: “Non dire così. Se mi si invita con il cuore, andrò in qualunque posto. Andrò da chiunque mi inviti con il cuore.”

Anche se mi sentivo in imbarazzo per la situazione, Shri Maharaji mi aveva confortato.

PremRawat.com: Che maestro serio e comprensivo! Fu poco dopo quell’evento al tuo paese che Shri Maharaji ti chiese di aiutarlo a diffondere il suo messaggio?

Charan Anand: Un giorno ebbi occasione di parlare in privato con Shri Maharaji.

Mi domandò: “Dove abiti?” “A Delhi.” “Cosa fai?” “Faccio il falegname.” “Che ne pensi della Conoscenza?” Risposi: “È la cosa più bella della mia vita.”

“Pensi che questa Conoscenza dovrebbe essere messa a disposizione degli altri esseri umani?”

“Assolutamente sì,” risposi.

“E chi lo farà?”

“Shri Maharaji, tu insieme ai tuoi studenti.” “E tu chi sei? Non sei uno dei miei studenti?” “Sì.”

“La falegnameria per te è più importante che aiutarmi nel mio lavoro?”

“Assolutamente no.”

Allora lui disse: “Dunque cosa aspetti?”

Dissi: “Niente.” Nonostante ciò, dovetti dedicare un po’ di tempo alle mie responsabilità familiari: purtroppo mio padre era morto e mia madre non ci vedeva più bene. Mio fratello minore e sua moglie riuscirono a farsi carico di nostra madre.

Quando cominciai ad aiutare Shri Maharaji, lui disse ai membri della sua famiglia: “Questa persona mi aiuterà molto nel diffondere il mio messaggio.”

Era settembre 1957, tre mesi prima che nascesse Prem.

CharanAnand_Europe Younger – Europa 1974

aran Anand parla a Leicester, Regno Unito – 1971

PremRawat.com: Allora tu viaggiasti per tutta l’India con un altro mahatma (istruttore) di nome Ramanand, alloggiando presso altre persone. Come fu questo per te?

Charan Anand: Sì, andammo in varie città, iniziando da Jaipur. C’erano luoghi in cui potevi alloggiare gratuitamente. Io andavo ad annunciare l’evento e la gente veniva ad ascoltare. Alcuni venivano ispirati e ci invitavano a casa loro per cena. Pian piano è così che tutto ebbe inizio. Infine arrivammo a Mumbai. Non c’era neanche una persona che avesse la Conoscenza, a quei tempi. Ora, con gli eventi globali di Prem, accade così tanto in India e dappertutto! 

In quei primi tempi salii per la prima volta su un aereo, che portò Shri Maharaji e me da Mumbai a Delhi. Egli mi chiese di mangiare la colazione che stavano servendo sull’aereo; dato che lui non la prendeva e io non ero mai stato su un aereo prima di allora, esitai. Shri Maharaji insistette che dovevo mangiare. Dopo che fummo arrivati a Delhi e io sedevo con lui in camera sua, mi disse: “Sai perché ti ho chiesto di mangiare in aereo?”

Risposi: “No”

Allora Shri Maharaji spiegò: “In futuro, tu andrai in Occidente a presentare la Conoscenza alle persone; ecco perché volevo che ti abituassi ai viaggi aerei.”

Mi sentii stupito ed euforico nel sentirgli dire questo. Gli chiesi umilmente: “Shri Maharaji, come farò ad andare nei paesi occidentali, se non so l’inglese?”

Rispose: “Sappi che quando ci sono fiducia e impegno, qualunque cosa è possibile.”

Quell’episodio mi ispirò a imparare l’inglese. Più tardi, quando Prem Rawat mi mandò in Inghilterra nel 1969, seppi che la profezia di Shri Maharaji si era avverata nella mia vita: in effetti, ho continuato a viaggiare per tutto il mondo portando il suo messaggio da quei tempi fino alla pandemia del 2020.

PremRawat.com: Incredibile! Passiamo a luglio 1966, Charan Anand: stavi collaborando a un evento ad Alwar, nel Rajastan, con Shri Maharaji. Quella fu l’ultima volta che lo vedesti. Shri Maharaji mancò dopo pochi giorni, all’età di 66 anni. Cosa ti ricordi di quei momenti?

Charan Anand: Sì, ero già ad Alwar, ad aiutare a preparare l’evento. Avevamo persino invitato il governatore di Alwar, che contava di intervenire. Shri Maharaji arrivò ad Alwar e più tardi quella sera parlò a Ramanand e me e disse che non si sentiva bene. Shri Maharaji ci chiese di portare il suo messaggio, amore e benedizioni a tutto il pubblico. Bihari Singh chiese a Shri Maharaji: “Vuoi tornare a casa tua a Dehradun?” Shri Maharaji rispose: “No, voglio andare a Delhi.”

Bihari lo condusse in auto a Shakti Nagar, la sua casa a Delhi. Shri Maharaji voleva stare da solo senza parlare con nessuno. Continuò a praticare la Conoscenza tutto il giorno, senza smettere per mangiare o bere. È in questo modo che scelse di lasciare il suo corpo, in pace.

Per me, questo è veramente notevole. Shri Maharaji amava la sua famiglia e amava i suoi studenti. C’erano sempre persone che venivano a trovarlo. Ma quando per lui arrivò il momento di lasciare il suo corpo, non volle vedere nessuno. Questo rimane di grande ispirazione per me. Evidenzia quanto fu raccontato nella Bhagavad Gita quando Arjuna chiede a Krishna: “Qual è la natura di una persona che è veramente in comunicazione con l’esperienza interiore?”

Krishna risponde: “Quella persona è come una tartaruga. Può far uscire le zampe e muoversi, ma quando il suo guscio viene colpito, può ritrarre i suoi arti all’interno. La persona che è connessa con l’esperienza interiore può ritrarre la sua attenzione dal mondo e rivolgerla dentro di sé.”

Shri Maharaji sapeva cosa gli era più prezioso: quella gioia interiore.

PremRawat.com: Grazie di averci raccontato le tue esperienze con Shri Maharaji. Cosa trovi particolarmente convincente nel modo in cui Prem Rawat comunica il suo messaggio di pace?

Charan Anand: La prima volta che vidi Prem lui aveva tre mesi. Quando lo tenni in braccio per la prima volta, rimasi molto impressionato guardando il suo viso sereno e radioso. Pochi giorni dopo, mentre lo teneva in braccio, Shri Maharaji disse: “Quello che porterà il mio messaggio in tutto il mondo sta fra le mie braccia.” Quando Prem aveva quattro anni, lo vedevo a Dehradun seduto fermo fuori nella veranda, assorto in sé stesso. Lo faceva ogni mattina. Ne ero sbalordito e ispirato. Poi veniva a bussare alla porta della mia stanza nella casa degli ospiti e mi diceva di svegliarmi e di praticare la Conoscenza. Io gli sorridevo e gli chiedevo: “Per favore pratica con me.” Allora lui sedeva con me mentre praticavo.

In quel periodo, un signore anziano venne a trovare Shri Maharaji e mi chiese di parlare con lui. Iniziammo la nostra conversazione durante la quale Sant Ji (Prem) entrò e mi si sedette in braccio a osservare quel che stava accadendo. Il signore anziano, che era molto colto, iniziò a discutere con me citando vari riferimenti ai libri che aveva letto. A un certo punto Sant Ji lo interruppe e chiese a quel signore: “Quanti anni hai?” 

La risposta fu: “75”

“Hai trovato la pace che stai cercando?”

“No, non ancora.”

Allora Sant Ji lo ammonì: “Non discutere con Charan Anand. Lui parla della sua esperienza della Conoscenza e non delle sue letture. Non perdere tempo, sei già abbastanza vecchio. Chiedi a Shri Maharaji il dono della Conoscenza che ti aiuterà a sperimentare personalmente la pace interiore.”

Detto questo, Sant Ji mi chiese di allontanarmi con lui un momento. Quando tornai, trovai il vecchio signore che rifletteva in silenzio.

Mi chiese: “Chi era quel ragazzino?”

Io dissi: “È il figlio minore di Shri Maharaji.”

Il vecchio disse: “Ho incontrato tante persone nella mia vita, ma nessuno mi ha lasciato senza parole come ha fatto lui. La sua domanda è stata così diretta, e ho dovuto ammettere di non avere trovato la pace con le mie letture.”

Dopo poco tempo, chiese e ricevette da Shri Maharaji il dono della Conoscenza. Fu davvero ispirante vedere quanto, persino a un’età così giovane, Prem fosse dotato nell’aiutare gli altri a entrare in contatto con il loro vero sé.

Shri Maharaji parlava sempre di Sant Ji con tale amore, ammirazione e fiducia. Lui sapeva davvero chi fosse Prem.

Perciò lo iscrisse a una scuola inglese perché acquisisse una buona padronanza della lingua. Di tanto in tanto dichiarava: “Quello che diffonderà la Conoscenza in tutto il mondo è qui tra noi.”

Un giorno un pandit chiese a Shri Maharaji: “Perché non mandi Sant Ji a una scuola di sanscrito invece che a una scuola di inglese?”

Shri Maharaji chiese: “Perché ha bisogno di imparare il sanscrito?”

Il pandit disse: “Così sarà in grado di leggere le nostre antiche scritture.”

Shri Maharaji rispose: “Non ha bisogno di leggere le scritture. Quando parlerà, saranno scritti dei nuovi testi.”

Un’altra volta, mentre ero con lui a Mumbai, Shri Maharaji mi chiese di scrivere una lettera a sua moglie, Mata Ji, per esprimere la sua preoccupazione di non poter partecipare al festival Guru Puja quell’anno. Voleva che Sant ji (Prem) sedesse sulla sua sedia e che tutti i suoi studenti celebrassero il festival con lui.

Più tardi, quando aveva solo sette anni, Prem organizzò un evento a Dehradun per Shri Maharaji, che in quel momento era in viaggio nel Punjab. Prem mandò un invito a Shri Maharaji tramite un messaggero.

Quando il messaggio venne recapitato, Shri Maharaji disse: “Non c’è bisogno che io ci vada, perché c’è Sant Ji e si occuperà lui di tutto.” 

Il messaggero rispose: “Sant Ji mi ha chiesto di portarti personalmente la sua richiesta.”

Shri Maharaji riflettè un attimo e si sentì così commosso che disse: “Devo andarci. Non voglio che Sant Ji si offenda, perché gli voglio tanto bene!” Così disdisse i suoi impegni e partì per Dehradun nel bel mezzo della notte.

Shri Maharaji restò molto colpito dal modo in cui Prem aveva organizzato l’evento. Era tale la cura e l’attenzione a ogni particolare che per gli eventi seguenti gli organizzatori in India cercarono di seguire il suo esempio. Prem aveva invitato i suoi insegnanti di scuola e molte persone di riguardo della città. L’evento si sarebbe tenuto in un bellissimo parco una sera d’estate. La luna era piena e l’ambiente molto accattivante. Durante il suo discorso, Shri Maharaji chiamò Sant Ji sul palco a parlare. Ricordo ancora l’essenza del messaggio di Prem, rivolto sia in inglese che in hindi quella notte al popolo indiano.

Il giovane Prem disse: “Per quanto tempo ancora dipenderete dagli aiuti stranieri? Avete abbondanza di risorse per sviluppare il vostro paese. Tutto ciò che dovete fare è insegnare alla vostra gente a lavorare insieme. Altre nazioni hanno sviluppato i loro paesi, potete farcela anche voi. Ma non dimenticatevi della Conoscenza e della nostra antica saggezza. Lo sviluppo materiale da solo non può portare vera soddisfazione e felicità nella vita umana. Si deve combinare la Conoscenza del sé interiore con la tecnologia moderna.”

 

Mentre Prem parlava, guardavo sia Shri Maharaji che suo figlio, e vidi che Shri Maharaji era ammirato e deliziato. Fu di grande ispirazione per me guardare Sant Ji, a sette anni, che parlava sia in inglese che in hindi con grande sicurezza, chiarezza e facilità di fronte a Shri Maharaji e al pubblico. Quando Prem ebbe finito di parlare, Shri Maharaji prese una ghirlanda di fiori dal proprio collo e la mise a Prem, e parlò di lui con orgoglio.

Shri Maharaji disse: “Il suo corpo è piccolo, ma la sua anima è grande. Senza dubbio lui metterà questa Conoscenza a disposizione della gente del mondo. Lo ammiro non perché è mio figlio, ma a causa della sua grande saggezza e abilità.”

La vita è molto preziosa, la vita è sublime.

Apprezziamo questo dono, finché siamo in tempo.

Charan Anand

Charan Anand: Prem aveva solo otto anni quando suo padre e suo maestro venne a mancare. Ci fu molta afflizione e confusione fra la famiglia e tutti coloro che lo circondavano. A quella tenera età, naturalmente, anche Prem soffrì profondamente. Eppure, in una notte serena durante quel periodo, mi disse: “Sento la presenza di Shri Maharaji intorno a noi, per vedere se siamo persi nel nostro dolore o se ci ricordiamo quanto gli stesse a cuore la diffusione della Conoscenza.” Restai sbalordito che un ragazzo così giovane avesse la forza interiore di sollevarsi dall’intensa tristezza del momento e di restare in contatto con qualcosa che era tanto importante per suo padre. Il giorno seguente, il 31 luglio 1966, davanti ai miei occhi, parlò a migliaia di persone in lutto, dicendo: “Non piangete, non dovete piangere. Ciò che amavate di Shri Maharaji sarà sempre con voi. Nessuno ve lo potrà mai togliere.”

Mentre continuava a parlare, Prem trasformava le lacrime in gioia, la confusione in chiarezza, la disperazione in speranza. Non scorderò mai quei momenti così intensi. Fu un vero punto di svolta per tutti noi presenti. Prem toccò profondamente il nostro cuore e ci aiutò a riconoscerlo come nostro maestro vivente. Prem non mi fece mai provare il senso di una transizione improvvisa, perché potevo sentire lo stesso amore e la stessa presenza. 

Mesi dopo, nel novembre 1966, fu organizzato per Prem un grande evento a Delhi. In origine era stato pianificato per Shri Maharaji. Ad accogliere Prem Rawat venne il sindaco di Delhi. Questo ebbe luogo poco prima del suo nono compleanno. Il sindaco espresse il suo stupore per l’abilità oratoria di Prem e si meravigliò: “Se riesce a toccare così profondamente il cuore delle persone a un’età così tenera, cosa riuscirà a fare quando sarà grande?”

Da allora in poi, durante le vacanze scolastiche Prem parlò a migliaia di persone in diverse parti dell’India. In pochi anni portò il suo messaggio al resto del mondo. Spesso avevo visto gli occhi di Shri Maharaji riempirsi di lacrime mentre esprimeva il suo profondo desiderio che il dono della Conoscenza venisse reso disponibile in tutto il mondo.

A mio sentire, quando un maestro esprime il sincero desiderio del suo cuore che accada qualcosa, presto o tardi accadrà. È come se quei desideri venissero assorbiti nell’atmosfera finché non arriva la persona giusta che se ne fa carico e li realizza. Quando quella persona inizia a farlo, tutte le risorse naturali le vengono in aiuto. Vedo che questo accade ora con l’impegno di Prem Rawat e di quanti sostengono il suo messaggio di pace in tutto il mondo.

A mio sentire, quando un maestro esprime il sincero desiderio del suo cuore che accada qualcosa, presto o tardi accadrà.

Charan Anand

PremRawat.com: Incredibile. Grazie. Nel 1969 Prem ti chiese di portare il suo messaggio in Occidente, prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti. Dev’essere stato un bello shock culturale, per te!

Charan Anand: Sì. Avevo già conosciuto gruppi di giovani occidentali che erano venuti in India a cercare qualcosa di più nella vita. All’epoca, il loro stile di vita era strano per me. Sembrava che gli andasse bene dormire nei parchi, fumare la marijuana e vivere da hippy. Molti mi raccontavano la loro storia. Venni a sapere che erano stati così fortunati da poter studiare, crescere in un ambiente famigliare stabile e ricevere davvero tanto. Eppure dicevano di non essere del tutto felici. Questi giovani occidentali venivano in India per conoscere meglio l’antica saggezza indiana. Alcuni di loro, con cui sono ancora in contatto, ora sono anziani e ancora coinvolti attivamente nel sostenere il bellissimo messaggio di pace di Prem. Quando Prem decise di mandarmi in Inghilterra, disse: “Vediamo quanto ne sai di inglese.”

Disse alcune parole in inglese e mi chiese di tradurle in hindi. Lo feci correttamente.

Lui sorrise e mi disse: “Perfetto. Ne sai abbastanza. Le persone percepiranno il significato di quello che dici, piuttosto che perdersi nelle parole.”

Il suo consiglio su come comportarmi una volta arrivato in Occidente fu di non criticare né di sostenere ciò che le persone facevano nella loro vita privata. “Se li critichi, non torneranno più. Se li sostieni, le autorità potrebbero arrestarti ed espellerti dall’Inghilterra. Quindi non ci cascare. Porta semplicemente il mio messaggio. A chiunque sia interessato mostra le tecniche della Conoscenza del Sé e ispirali a praticare. Solo questo porterà loro vera gioia e trasformazione.”

 Prem all’epoca aveva 11 anni.

Prem Rawat (a sinistra) con Bihari Singh e Charan Anand (a destra) a Toronto, Canada – 1971

PremRawat.com: In che modo, se lo è, la mentalità delle persone in Occidente era diversa nel 1971 rispetto a oggi? Che cosa, se lo è, è cambiato secondo te?  

Charan Anand: Quanti cambiamenti avvengono nel mondo! Eppure, qualunque anno sia, molte delle persone che ascoltano Prem Rawat lo trovano di grande ispirazione. È un messaggio senza tempo che invita a scoprire la propria sete di felicità. Nessuno è qui a persuadere nessuno. Con tutta la tecnologia e i cambiamenti del mondo, non c’è nulla che possa sostituire la conoscenza del sé. Sì, è importante progredire nella scienza, nella tecnologia e ricevere un’istruzione completa. Però abbiamo anche bisogno di ricevere gli antichi insegnamenti che ci aiutano a vivere in pace, dignità, prosperità. Indipendentemente dalla sua età, Prem esprime con sicurezza ciò che ha nel cuore. Quando aveva 13 anni venne a Los Angeles e qualcuno gli chiese: “Dicci cosa succede dopo la morte.” 

Lui sorrise e disse: “Non lo so, sono ancora vivo. Non preoccuparti, ci arriverai e poi non potrai dire a nessuno cosa succede. Non sono qui in America per parlare di questo tipo di cose. So solo che la vita è preziosa. Vivi felicemente e consapevolmente.”

Charan Anand con Prem Rawat a Boulder, Colorado – 1971

Durante quel tour in varie città dell’America la gente continuava a fare tante domande. Alla fine lui disse: “Perché mi fate tutte queste domande? Ho solo 13 anni. Non ho le risposte a queste domande, ho chiarezza perché il mio maestro mi ha messo in contatto col mio cuore per mezzo del dono della Conoscenza. Perché non mi chiedete quella e trovate da soli le vostre risposte?” Penso che Kabir (santo e poeta indiano del 15° secolo) sarebbe d’accordo: “Tu parli di quello che hai letto e io parlo di quello che vivo personalmente.”

PremRawat.com:Mi pare di capire che tu abbia letto la gran parte delle scritture di tutto il mondo. Cosa diresti che hanno in comune?

Charan Anand:Ciò che ho capito di tutte le scritture che ho letto è che parlano tutte della stessa esperienza interiore di pace in lingue diverse e con i modi espressivi della loro epoca. Prem riecheggia un antico messaggio e insegna un modo pratico per mettersi in contatto con quell’esperienza. Parla di ciò cui veramente anela il nostro cuore. Afferma: “Se volete il mio aiuto per questo, io posso aiutarvi.” Questo è il suo dono.

PremRawat.com:Che cosa dici alle persone che ritengono che ciò che offre Prem sia “religioso” o “spirituale”?

Charan Anand: Per mia esperienza, questa Conoscenza non è né religiosa né spirituale. È un’esperienza diretta della pace interiore. Il nostro respiro è religioso o spirituale? Sta in piedi da solo. Ad esempio, quando mangi non parli. Quando bevi, non parli. Semplicemente ti godi quell’esperienza di mangiare e di bere. Lo stesso vale per questa esperienza interiore, esiste per essere goduta. È un processo molto naturale. Prem mi ricorda delle necessità di base, fondamentali, della vita, tra cui il nostro bisogno di pace. Ammiro come porti freschezza e semplicità in questo argomento. Ciò gli permette di raggiungere tutti i tipi di persone in tutto il mondo. Un magnifico esempio è il discorso di Prem (di 14 minuti) a una conferenza organizzata da studenti, la Nordic Peace Conference di Oslo in Norvegia.

PremRawat.com:Nella tua pluriennale esperienza, qual è stata la riserva più grande che le persone hanno rispetto a ciò che Prem offre? E cosa vorresti dire loro per rassicurare le loro eventuali preoccupazioni in merito?

Charan Anand:Molte persone leggono libri su diversi insegnamenti del passato e del presente. Vogliono paragonare Prem ad altri per ciò che dice e per come vive. Attaccarsi a quei concetti può interferire con l’esperienza di una gioia autentica nella propria vita. I bambini sanno essere aperti. Si accostano alla vita in modo molto semplice. Quando sono stanchi, dormono. Allo stesso modo, quando senti il bisogno di pace interiore, la cosa migliore è ascoltare Prem con il cuore di un bambino. Sì, va bene fare domande, ma poi arriva il momento di andare oltre le domande e i concetti per provare la pace personale.

Quando si ascolta Prem, è bene avere un approccio semplice e sincero.

Charan Anand

PremRawat.com:Qualche pensiero sull’età che avanza? Qualche suggerimento per essere longevi?

Charan Anand: Invecchiare non mi preoccupa. Molto tempo fa Prem disse: “Quando ci concentriamo sul corpo, sentiamo l’età. Quando ci concentriamo sul sentimento interiore, ci sentiamo senza età.” Lui mi ha mostrato ciò che non ha età e a me piace concentrarmi su quello. Al tempo stesso, il mio corpo è la mia casa e devo prendermene cura. C’è quel detto: “Dopo i 60 anni, se non ti svegli con qualche dolorino e rigidità, vuol dire che sei morto.” Ovviamente quando mi sveglio ho qualche dolore. Ho appena compiuto 92 anni, il 2 maggio 2023, però faccio del mio meglio per restare in salute. Per me è importante. Come una casa o un’auto, il corpo ha bisogno di manutenzione. Cerco di mangiare bene, di fare esercizio quotidiano e di dormire abbastanza. Ci sono molti modi di fare esercizio, devi trovare quelli che ti piacciono. A me piace giocare a golf, fare yoga, camminare all’aria aperta, ascoltare musica e cantare.

Anni addietro mi piaceva giocare a golf per tenermi in forma e organizzavo tornei di beneficenza per sostenere il Food for People Program della The Prem Rawat Foundation (TPRF) che fornisce pasti, acqua potabile e opportunità di istruzione a comunità povere.

So che un giorno dovrò lasciare tutto e voglio essere in sintonia con la pace che c’è dentro di me.

Charan Anand

Anche praticare la Conoscenza ogni giorno è molto importante per me. Mi porta profondamente dentro di me. Come ha insegnato Prem: “Dai alla Conoscenza una reale possibilità.” So che un giorno dovrò lasciare tutto e voglio essere in sintonia con la pace che c’è dentro di me. Un giorno Shri Maharaji mi mandò una lettera. Il suo primo consiglio era: “Prenditi cura della tua salute.” Poi: “Goditi la pratica della Conoscenza.” In terzo luogo: “Ascolta il mio messaggio e continua a collaborare.” Sono molto grato di sentirmi in buona salute e felice. Sono molto grato a Prem per tutto ciò che mi ha dato. Fortunatamente, posso ancora prendermi cura di me stesso. Perciò, per favore, fatelo anche voi.

PremRawat.com: Ti ringrazio molto, Charan Anand Ji, per tutto il tuo impegno passato e presente. La tua storia è quella di una vita interamente dedicata alla pace interiore. La bontà che hai dimostrato a tante persone in tutto il mondo sarà sempre apprezzata. Charan Anand: È stato per me un privilegio parlarvi del viaggio della mia vita, così pieno di felicità. Sarò eternamente grato a Shri Maharaji per la meravigliosa vita vissuta insieme a lui, e ora con Prem. Li porto nel mio cuore con amore profondo e il massimo rispetto.

Charan Anand a Malibu, California – 2017

Se desideri mandare un messaggio di apprezzamento a Charan Anand, contatta: editor@premrawat.com Marcia Newman desidera ringraziare Larry Lefkowitz, David Shimberg, Mitch Ditkoff e Henry Reif per il loro impegno e collaborazione nella realizzazione di questa speciale intervista con Charan Anand.

Foto principale – Charan Anand parla a Montpellier, Francia – 1985

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