In quarantena con Prem Rawat- 7° giorno

“Voi sapete che aspetto ha la rabbia. Vi sono altrettanto familiari la bontà, la compassione, la pace, la gioia, la felicità? Queste cose esistono in voi. Innamoratevi di queste qualità… e qualcosa dentro di voi sceglierà queste qualità invece che la rabbia, la paura e tutto il resto.” — Prem Rawat

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Salve, salve, salve a tutti. Spero che ve la passiate bene. E durante questo fine settimana ho pensato che potrebbe essere un buon momento per rispondere ad alcune domande, dunque ho qui delle domande.

La prima domanda che vedremo viene da Sanjay. Non so dove sia esattamente perché non lo dice, però dice: “Vorrei ringraziarti per aver condiviso questi tuoi pensieri e idee sulla situazione di quarantena. Mi hanno veramente aiutato a comprendere la realtà.” Beh, va bene. “Mi ha dato forza e speranza.” È esattamente questo che voglio che abbiate: forza, e voglio che abbiate speranza.

“Le autorità governative e la gente danno così tante indicazioni diverse, suggerimenti per essere al sicuro fisicamente dal coronavirus. Sarebbe molto bello sentire anche da parte tua qualcosa.” Firmato Sanjay.

Grazie di avere scritto Sanjay. Quello che vorrei dirti è questo: io non sono un dottore e non sono un virologo neanche lontanamente, non faccio questo.

Però vi posso dire una cosa: che da tutto quello che ho sentito ho messo insieme due cose: non passarlo nessuno e non prenderlo da nessuno e basta. Non passarlo a nessuno se sei un portatore e non prenderlo da nessuno se gli altri sono portatori.

E qualsiasi cosa ci voglia; molto, molto semplice. Lavati le mani. Se esci fuori lavati le mani. Prendila con calma. Sentiti bene, senti la speranza, sentiti al sicuro, abbi pazienza. Vi servirà la pazienza. La pazienza è richiesta. E abbiate pazienza, sentitevi bene e affrontate questa cosa con coraggio. Non con debolezza ma con coraggio.

Dunque spero… di nuovo, ciò di cui parlo qui è come potete passare dei bei momenti anche in questa situazione. Perché i bei momenti di cui parlo io sono dentro di voi, attingete da lì.

Dunque state bene, vivete in una situazione di pazienza e di coraggio e cercate di avere due obiettivi: non passatelo nessuno e non prendetelo da nessuno. Qualsiasi cosa sia necessaria; e basta.

“Cosa dire dei lavoratori dei servizi essenziali? Hai delle parole per loro, per questo momento?” da parte di Casey. Grazie di aver scritto. Loro stanno facendo un lavoro meraviglioso. Stanno veramente rischiando la vita affinché il resto di noi possa andare avanti e avere un qualche senso di normalità in questa situazione.

Dunque, innanzitutto vorrei ringraziare tutte queste persone intorno al mondo che stanno lavorando e, due, penso come ho detto per Sanjay che abbiamo veramente tutti quanti bisogno di avere coraggio e pazienza. Queste due cose abbiamo bisogno di esercitarle tutti, come esseri umani su questa terra, specialmente riguardo al coronavirus.

Ci vuole questo, sapete, ci vogliono circa 14 giorni di quarantena e passare quel tempo senza diventare matti perché siamo rinchiusi. Ci vuole pazienza.

Dunque, in effetti, di nuovo, vorrei ringraziare le persone che stanno lavorando e che ci stanno fornendo le cose. Siate al sicuro. Ovviamente avete molto coraggio. Per favore abbiate pazienza, continuate a fare quello che state facendo, così che il resto di noi possa continuare ad avere una qualche forma di normalità della nostra vita. E di nuovo, grazie da parte mia.

“Grazie per l’ancora di salvezza, per la saggezza che condividi con noi. Ho una domanda: sebbene questa è una situazione di isolamento, per molte persone significa stare chiusi in casa con dei bambini attivi e di non avere tempo per se stessi, avere sempre più stress e irritabilità. I bambini non comprendono quello che sta accadendo, vogliono vedere gli amici e uscire a giocare.

Io apprezzo enormemente il tuo consiglio, la tua prospettiva come genitore. Hai dei consigli durante questi momenti? Con affetto e gratitudine. Wendy.”

Il mio consiglio è che i bambini faranno propria la tua irritazione. Non ti irritare. Se tu sei irritata c’è qualcosa che non va. Quando i bambini cominciano a sentire odore di qualcosa che non va, è finita, credetemi, è finita. A quel punto è come un genitore frustrato che tira su un bambino e gli grida: “Non piangere non piangere!” Sicuramente quel bambino si mette a piangere.

Quindi calmati, va bene, sono i tuoi figli. Tu sei con loro qualsiasi cosa succeda, passa del tempo con loro. Hanno una maniera dolcissima di vedere tutta questa storia perché loro non vedono il problema, vedono piuttosto una soluzione. La soluzione è: “Perché non possiamo divertirci?”

Potete divertirvi. Il coronavirus non attacca il fatto di potersi divertire, assolutamente. Dovete semplicemente capire cosa vuol dire divertirsi o star bene. Perché siamo talmente abituati a questo divertimento di routine che abbiamo dimenticato come arrivare ai momenti veri di divertimento.

C’era un tempo in cui non c’era la televisione. Non c’era nessuna forma di questo intrattenimento, tra virgolette. C’era un tempo in cui non c’erano iPad, non c’erano iPhone, non c’erano i cellulari, non c’erano questi supercomputer, niente.

E allora che facevano le persone? Beh, le persone se ne facevano una ragione. Anche nei momenti di silenzio: erano bei momenti, meravigliosi. Ma adesso si guarda al silenzio come a una punizione.

È veramente, veramente strano ma se un bambino fa qualcosa di sbagliato gli dici: “Vattene in camera tua, siediti e pensaci.” Scusa, ma questa è una cosa buona. Tu la usi come punizione ma è una cosa buona che qualcuno si metta seduto a pensare, a riflettere a fondo. Riflettete a fondo sulla vostra giornata, perché tutto va così in fretta.

Dunque forse dovete reinventare quello che una volta voi e tutti quanti sapevano ma adesso lo avete dimenticato. Quindi è una questione effettivamente di reinventare il tempo da passare con un bambino e divertirsi e stare bene.

E magari prendere una storia, guardarla in modi diversi e comprendere cose diverse. E lasciar correre l’immaginazione, perché un bambino veramente vuole questo. Fintanto che la loro immaginazione può correre, bene, veramente. Comunque questo è quello che penso io.

Sapete, non è che io sono un esperto di pedagogia, niente del genere. Quindi spero che comprendiate cosa intendo dire. Grazie, grazie di avere scritto.

Ecco un’altra domanda: “Come posso scegliere la chiarezza di più, come posso scegliere la serenità, la bontà, la compassione, l’amore, di più? Come posso permettermi di vivere una vita ordinata di sicurezza, pace, gioia, felicità che si concentra su ciò che è reale sempre di più?”

Bene, chiunque tu sia, grazie; qui non c’è il tuo nome. Però è una buona domanda. La cosa più importante è che queste cose di cui parli, bontà e compassione sono dentro di te. Sono dentro di te.

Tu sai esattamente cosa sia la rabbia, che aspetto abbia la rabbia. È un’emozione. Arriva, esplode, diventi rosso. Ti sale la pressione del sangue, il tuo cuore comincia a battere, sei come pazzo. Sapete esattamente cos’è la rabbia e dopo che la rabbia è passata, ovviamente, potete guardare indietro e dire: “Beh, quella cosa mi ha fatto arrabbiare.”

E avete la stessa familiarità con la bontà? Voi sapete cos’è l’odio, ma vi è altrettanto familiare, così come vi è familiare l’odio, vi è altrettanto familiare la bontà? Vi è altrettanto familiare la compassione? Vi è altrettanto familiare la pace? Vi è altrettanto familiare la gioia? Vi è altrettanto familiare la felicità?

La risposta è no, ecco qui il problema. Perché dovrebbe essere così: quelle cose sono dentro di voi. In ogni dato momento, quelle cose esistono in voi. In ogni dato momento. Non è che lasciate indietro la vostra felicità, non è che lasciate indietro la vostra compassione, non è che lasciate indietro la vostra gioia. Dovunque andiate e qualsiasi cosa facciate sono proprio lì.

Proprio come la rabbia, proprio come l’odio, proprio come la confusione. Dobbiamo veramente comprendere queste altre qualità. Quando iniziamo a comprendere veramente queste qualità, allora c’è qualcosa dentro di noi che comincerà a scegliere quelle qualità piuttosto che le altre; qualità che noi adesso scegliamo in modo automatico. La rabbia, la paura e tutto il resto.

Per così tante persone, con questo coronavirus la cosa più grande è la paura. E perché si ha paura? “Cosa succederà a me?” Quando guardate i numeri, e li guardavo questa mattina, ci sono molte più persone che sono morte di morte naturale che non di coronavirus.

Non va bene, non è una cosa buona, non sto dicendo questo. Però, quando guardate i numeri in termini di ciò che accade ogni giorno, non è una cosa enorme. I numeri non sono così alti, anche se stanno crescendo in maniera esponenziale. Crescono, crescono. Di nuovo, molti dei leader politici del mondo non stanno facendo bene il loro lavoro di guida del popolo.

Ma al di là di questo, cosa pensate che farà questa cosa di essere spaventati dal coronavirus? Non farà proprio niente. Quello che avete bisogno di fare, come ho detto, è di avere questo obiettivo: non passarlo a nessuno e non prenderlo da nessuno.

Dunque, ci sono molto familiari alcune qualità che abbiamo ma non ci sono familiari altre qualità che abbiamo. Conoscere voi stessi, allora, diventa veramente conoscere altrettanto bene quelle qualità. Dire: “Sì, ho la paura e non mi piace. Ho la rabbia e non mi piace la rabbia. Ho la compassione e la gioia e più mi sono familiari più diventa facile sceglierle.”

Comprendere che è quello che siete, il vostro valore. E questo è un esempio che io do: qual è il valore di una scatola, di una scatoletta? E forse quello che ha dentro quella scatola è un anello. Ma il valore dell’anello magiari sono 200.000 dollari. Allora qual è il valore di quella scatola?

Forse il valore di quella scatola è di 50 dollari o 10 dollari o 20, quello che sia. Ma fintanto che c’è quell‘anello nella scatola, il valore della scatola pure, è di 200.000 dollari.

È questo che dovete comprendere. Tirate fuori l’anello dalla scatola e il valore della scatola è 50 dollari o 5 dollari o 10, quello che sia. Ma fintanto che l’anello sta dentro la scatola il valore di quella scatola ne è equivalente.

È allora la stessa cosa che sta accadendo a voi. Fin tanto che in voi c’è quella cosa chiamata ‘vita’ il vostro valore è infinito. Levate quella e, ovviamente, niente. È soltanto una scatola. Ed è questo che accade.

Dunque, abbiate più familiarità con quelle qualità che avete. Innamoratevi di quelle qualità e allora potrete godervi questa vita sempre di più, sempre di più.

Un’altra domanda: “Grazie Prem, potresti dire qualcosa a coloro che hanno il virus? Io ho mandato il messaggio di questi video della quarantena a molte persone che non ti conoscono ed è stato bellissimo per tutti.”

Beh, tutto quello che posso dire è, guardate, di nuovo la stessa cosa. Fate questo: avete il virus, mi hanno detto che avete il virus. Abbiate pazienza, sentitevi bene, dormite bene e affrontate questa cosa con coraggio. Affrontate questa cosa con coraggio, non paura; affrontate questa cosa con coraggio.

Migliorerete. Le persone vogliono che voi miglioriate ma dovete avere la speranza che vi viene da dentro.

Affrontatelo con coraggio, affrontatelo con pazienza. Lasciate che faccia il suo corso, fate i passi necessari. Sentitevi bene, fate questi passi che sono necessari e spero che possiate guarire in modo splendido e veloce. E sarebbe meraviglioso.

Qui c’è qualcuno che scrive: “Ciao Prem, vorrei ringraziarti per tutto ciò che mi hai mostrato e per l’aiuto che mi dai.

Mia figlia mi ha chiesto un paio di anni fa, quando aveva sei o sette anni, mi ha chiesto: “Papà, quando morirò ti ricorderò? E quando tu morirai ti ricorderai di me?” Io non volevo dirle stupidaggini quindi le ho risposto: “È una buona domanda ma veramente non lo so.” E ci ho pensato molto allora. Dunque allora la domanda per me è diventata: il cuore ha una memoria oppure si è soltanto consapevoli nel momento presente?”

Quando ami qualcuno e sei con quella persona esattamente cosa ricevi da quella persona? Che cosa ti porta quando vedi quella persona amica? La persona ti porta gioia. E che cosa significa gioia? Che ti porta gioia?

Beh, che aspetto ha la gioia? Ha stampato sopra il nome di quella persona? Oppure ti fa proprio sentire bene essere con quella persona, a pensare a quella persona?

Ed è questo che il cuore conosce: quel sentimento, quella bontà, quella gioia che l’altra persona ti può portare. Forse è un catalizzatore, forse sono solo dei catalizzatori.

E ovviamente, in qualsiasi situazione, se avete portato gioia l’uno all’altro, lei a te e tu a lei, ti porterai quella gioia senza più etichette di nomi per sempre. Perché il cuore vuole essere pieno.

Forse quando vai a casa di qualcuno e fai una bellissima cena non è che porti quella cena con te dovunque tu vada dopo una settimana o due o tre settimane. Però ricorderai quei momenti che hai passato a quella cena. E la vita è così.

Dunque spero che questo risponda alla tua domanda. Eh sì, non sono molto specifico, lo so, ma il cuore vuole essere pieno e se lei porta gioia te e tu porti gioia a lei…

È questo che è così importante nelle relazioni: che veramente comprendiamo che si tratta di questo. Come posso portare gioia all’altra persona? Come posso ricevere la gioia che l’altra persona dà a me?

È veramente solo quello, solo quello. Beh, questo è un dono che tu fai a lei che è preziosissimo. Da un punto di vista monetario non potresti mai attribuirgli un valore. Il suo valore è infinito e la gioia che lei porta a te, il valore di quella, pure, è infinito. Non c’è alcun limite.

Dunque, spero che questo aiuti. Dunque vi ringrazio molto e ci vediamo tutti molto presto. Ci sono ancora diverse domande, comunque, però manteniamo la stessa durata, più o meno. Dunque ci vediamo domani, grazie.