Una grande nave e una bussola

La pace, nella tua vita, o la provi o non la provi. Se la provi, goditela! Se non la provi, scopri come poterla ottenere. In questo caso, c’è una cosa da dire: “Come si fa a ottenerla?”

Il primo passo è: cos’è la pace? Cos’è questa cosa inafferrabile che tutti cerchiamo di inseguire? È un’idea? Come fa lo scultore: prende una matita e disegna la sua idea su un pezzo di carta, ma è ovvio che quella non è una statua, è solo un’idea.

Poi prende scalpello e martello e un pezzo di marmo della misura della statua che vuole realizzare, e poi che fa? Crea una statua. Bene. Ma cosa significa creare una statua?

Creare una statua significa rimuovere tutto il marmo indesiderato, in modo che quello che resta sia la vera espressione dell’artista, di quello che lui sente veramente.

Può essere così anche per la pace? Che la si realizzi rimuovendo tutte quello che non c’entra e lasciando solo ciò che rappresenta l’intento dell’artista. E allora sorge spontanea la domanda: “Quello che facciamo è veramente quello che vorremmo fare?” Perché quale elemento è venuto a mancare? Come mai pensiamo che la pace non sia possibile?

L’individuo è ciò che manca dall’equazione della pace. La pace non è un fenomeno sociale, è un fenomeno individuale. È questo che si deve comprendere! Che se vogliamo la pace, dobbiamo osservare la nostra sete, esplorare la nostra sete di pace.

È lei che ci guiderà a trovare la pace nella nostra vita. E noi cerchiamo, perché, come esseri umani, non vogliamo le guerre. Noi, come esseri umani, non vogliamo la confusione. Noi come esseri umani, non vogliamo tutto questo: ciò che vogliamo è la semplicità, è questo che vogliamo, veramente, veramente, veramente…

È come quel detto: “Dammi una grande nave e una bussola per orientarmi.” Quella bussola!

– Prem Rawat